Ponete speranza in Dio

Anche oggi, come in passato, la vita di tutti i giorni ci nasconde delle sorprese, quali malattie, divorzi ,incidenti, perdita del lavoro e tante altre cose che mettono a dura prova la nostra mente e in dubbio la nostra speranza.

I giorni passano veloci come una meteora, sembrano come un’ombra che appare e poi scompare in momento, e la speranza non si intravede, e tutti si domandano:" Dov’è la mia forza per sperare, e quale sarà la mia fine perché io abbia di che sperare?"
Poiché quando uno scende nella tomba non è più ricordato, durante il sonno della morte non si può più sperare. La certezza della morte ci scuote e la rimoviamo tutte le volte che affiora nella nostra mente, e per evadere da questa profonda inquietudine desideriamo sperare che ci sia un avvenire certo dopo la morte.

Abbiamo una viva speranza riposta nell’unico vero Dio Vivente, creatore e sostenitore di ogni cosa, e desideriamo farne partecipe a tutti. Tutti gli uomini possono rivolgersi a Dio nel nome di Gesù Cristo, non c’è bisogno di raccomandazioni né di regali per poter parlare con Lui. Egli è sempre disponibile, quindi senza timore e in buona sincerità rivolgiamoci con speranza e presentiamo con fiducia le nostre richieste a Lui.

Ora esaminiamo con cura e con fede cosa dice la Sacra Scrittura, l’unica fonte di certezza.
Infatti tutte le cose che furono scritte in essa nel passato, da uomini ispirati da Dio, furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza.

Essendo consapevoli in fede che la Scrittura non può essere annullata e che ogni cosa scritta deve avverarsi e che
tutta la Sacra Scrittura è divinamente ispirata, essa è una parola viva ed è utile ad insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, sapendo prima di tutto questo:"
Che nessuna profezia della Scrittura è soggetta a particolare interpretazione".

Quindi, ritenendo ogni cosa con fede e avendo dunque questa speranza, noi usiamo una grande franchezza nel parlare.
Nella Scrittura si legge infatti: "Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, eletta, preziosa, e chi crede in essa non sarà affatto svergognato allo scopo di illuminare gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza a cui siete chiamati". Perché è impossibile che Dio abbia mentito, in modo che avessimo un grande incoraggiamento in noi. Ritenete questa speranza che voi ora ricevete. Noi ci affatichiamo affinché questa speranza sia come un’ancora sicura e ferma della vostra vita, e che penetri fin nell’interno affinché, abbiate giustizia per mezzo della sua grazia, e possiate essere fatti eredi della vita eterna. Ci adoperiamo anche con mansuetudine per educare i contraddittori che non credono, nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi perché giungano a riconoscere la verità, nella speranza della vita eterna, promessa prima di tutte le età da Dio.
Ricordandovi sempre che il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in luoghi di culto fatti da mani dell’uomo, e non è servito dalle mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo lui che dà a tutti la vita, il vivere e ogni cosa.

Ora egli ha creato da uno solo uomo tutte le stirpi degli uomini, perché abitassero sopra tutta la terra, avendo determinato le epoche prestabilite e i confini della loro abitazione, affinché ci adoperiamo e cerchiamo il Signore,
benché egli non sia lontano da ognuno di noi. Poiché per merito suo viviamo, ci muoviamo e siamo, come persino alcuni dei nostri migliori scienziati confermano che noi siamo discendenza di Dio.

Essendo dunque noi discendenza di Dio, non dobbiamo stimare che Dio sia simile all’oro o all’argento o alla pietra o alla scultura d’arte o invenzione umana o che sia cosa senza speranza.

Ma ora, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, dove non c’era chi annunciasse con forza la verità, Dio fa sapere a tutti gli uomini di ogni luogo e dappertutto che si ravvedano e abbiano speranza in Lui. Poiché egli ha stabilito un giorno in cui giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo dell’unico uomo che egli ha stabilito,Gesù Cristo, e ne ha dato prova a tutti, risuscitandolo
dai morti. Quindi avendo in Dio la speranza, che vi sarà una risurrezione dei morti, tanto dei giusti che degli ingiusti e sapendo che la speranza non confonde, cerchiamo l’amore di Dio affinchè sia sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo, perché noi saremo salvati nella speranza; or la speranza che si vede non è
speranza, poiché ciò che uno vede come può sperarlo ancora? Il Signore è veramente risorto ed è apparso a molti. Noi infatti in Spirito, mediante la fede e la testimonianza che abbiamo, aspettiamo con speranza la giustizia, e speriamo che illumini anche gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua chiamata e quali sono le ricchezze che ha serbato per tutti gli uomini.

Angelo Cappello



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